Nata a Pisa nel 1949 risiede a Campo nel Comune di San Giuliano Terme.
Fotografa e pittrice, espone dal 2009. Fa parte dell’Associazione Artedonna di Pisa. Fotografa fin da giovanissima e dipinge sia a olio che a acrilico. Predilige fotografare in bianco e nero, in particolar modo fare i ritratti . Ha frequentato l’ Accademia libera d’arte di Pisa studiando ritrattistica. Ha partecipato ad alcuni concorsi fotografici: selezionata nel concorso Premio Kosmos per l’Arte, ha vinto il concorso Espressioni d’ amore pubblicato sul sito artisticonilcuore.com. Ha fatto molte mostre sia personali sia collettive, come fotografa e come pittrice. La mia è una pittura, direi, materica, in cui si sovrappongono vari strati di materiali e di colore. E’ un po’ riproduttiva e un po’ emotiva: certe volte mi ispiro alle mie fotografie, talvolta, invece, aspetto che l’immagine emerga osservando il quadro, magari ascoltando della musica. In questi casi gratto e scrosto gli strati e guardo quello che viene fuori, un po’ come quando si stampavano le fotografie nella camera oscura e l’immagine appariva piano piano nella bacinella. Ho sempre pensato e scritto sul perché fotografo, su cosa provo quando fotografo. Non ho mai riflettuto su cosa penso e cosa provo quando dipingo. Per me la fotografia e la pittura hanno qualcosa in comune, non la fotografia di oggi ma la fotografia di una volta, quando ti rinchiudevi nella camera oscura, andavi a stampare il rullino e non sapevi quante foto erano venute bene. Il momento più emozionante era quello in cui l’immagine emergeva nella bacinella, un poco alla volta. Per me dipingere è un po’ la stessa cosa, i quadri che mi vengono meglio sono proprio quelli che emergono. Stendo una o più mani di colore e altri materiali e poi aspetto, ascolto la musica e aspetto che qualcosa appaia, giro il quadro: alto, basso, destra, sinistra e guardo e mi ascolto. Poi stendo altri strati di colore e aspetto e poi gratto e scrosto e guardo e sento. A un certo punto, come per magia, emerge l’immagine come quando stampavi una fotografia che emergeva a poco a poco. E poi mi accorgo che il quadro è finito quando non emerge più nulla. Facebook Page . |
Sandra Lucarelli:
La mostra di Daniela Maxia non è solo un viaggio tra i ricordi ma un tempo mentale scandito dalle immagini. Momenti cosmici o criptico -templari con temperamenti ritmici e note di assonanze melodiche come energie luminose. I quattro elementi della vita concorrono a determinare pause timbriche nella filosofia del divenire, espresso dalla sorgente di colore di un tramonto senza declini. Un paradigma della forma mentis , nei siti e nei tempi che parlano dello spirito dei luoghi, come un MANDALA asperso e trasmigrante di forma in forma, di vita in vita, fino alla trasfigurazione totale dell'idea comunicante. L'apoteosi ed il declino somigliano ad un'oasi,tra Alfa ed Omega, nel magma plenipotenziario della vita. Sandra Lucarelli |